Il 6, 7 e 8 settembre a Roma, presso la Casa del Jazz, si terrà la festa de Il Fatto Quotidiano, giornale fondato nel 2009 da Antonio Padellaro e diretto dal 2015 da Marco Travaglio. Proprio quest’ultimo è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Sound rilasciando le seguenti dichiarazioni:
“Noi diamo sempre spazio a tutti, basta che guardiate il nostro programma che si trova online: andiamo da Villa e Costa che parlano da opposti fronti della riforma della giustizia, abbiamo un incontro più leggero tra Panat e Veronesi sul tennis, poi abbiamo la serata che condurrò io con il professor Barbero sulle storie della guerre delle paci, questo è il programma di domani, venerdì sei. Poi sabato abbiamo Bersani, Viesti, Villone che parlano del premierato e dell’autonomia, la mattina, e poi abbiamo il ministro Crosetto intervistato da Padellaro e da Gomez. E poi nel pomeriggio abbiamo un dibattito sulle guerre e sugli Stati Uniti, Russia Ucraina, l’Europa, con Badile e Orsini e Jefry Sax, poi abbiamo l’incontro con Gratteri, poi una cosa più leggera che è la Selvaggia Lucarelli che intervista Bonolis e poi la grande serata, che è l’unica con il biglietto, che è il concerto di Elio e le storie tese. Poi domenica abbiamo Landini e il Presidente di Confindustria, Ossini, abbiamo Conte e nel pomeriggio un’infilata fra il dibattito fra Israele e Gaza e il dibattito sulla televisione con Mentana, Bianca Berlinguer e Paolo Gossini e poi abbiamo un dibattito se è tornato il fascismo con il professor Canfora, il professor Cardini, il professor Montanari e Flavia Perina e poi chiudiamo con quattro veterani del giornalismo Vittorio Feltri, Massimo Fini, Padellaro e Valentini e la sera faccio io un racconto di questo anno folle e pieno di balle che abbiamo vissuto, che abbiamo chiamato il Pallottoliere 2024..““Noi diamo sempre spazio a tutti, basta che guardiate il nostro programma che si trova online: andiamo da Villa e Costa che parlano da opposti fronti della riforma della giustizia, abbiamo un incontro più leggero tra Panat e Veronesi sul tennis, poi abbiamo la serata che condurrò io con il professor Barbero sulle storie della guerre delle paci, questo è il programma di domani, venerdì sei. Poi sabato abbiamo Bersani, Viesti, Villone che parlano del premierato e dell’autonomia, la mattina, e poi abbiamo il ministro Crosetto intervistato da Padellaro e da Gomez. E poi nel pomeriggio abbiamo un dibattito sulle guerre e sugli Stati Uniti, Russia Ucraina, l’Europa, con Badile e Orsini e Jefry Sax, poi abbiamo l’incontro con Gratteri, poi una cosa più leggera che è la Selvaggia Lucarelli che intervista Bonolis e poi la grande serata, che è l’unica con il biglietto, che è il concerto di Elio e le storie tese. Poi domenica abbiamo Landini e il Presidente di Confindustria, Ossini, abbiamo Conte e nel pomeriggio un’infilata fra il dibattito fra Israele e Gaza e il dibattito sulla televisione con Mentana, Bianca Berlinguer e Paolo Gossini e poi abbiamo un dibattito se è tornato il fascismo con il professor Canfora, il professor Cardini, il professor Montanari e Flavia Perina e poi chiudiamo con quattro veterani del giornalismo Vittorio Feltri, Massimo Fini, Padellaro e Valentini e la sera faccio io un racconto di questo anno folle e pieno di balle che abbiamo vissuto, che abbiamo chiamato il Pallottoliere 2024.”
Intervista Sangiuliano al Tg1
“È chiaro che il format rischiava di allinearsi con Temptation Island e anche con qualche B movie degli anni ’70 e ’80, con Banfi, Montagnani… ma adesso non facciamo le verginelle, il fattore F è sempre stato una buccia di banana per il potere, pensiamo a Clinton, che ha avuto i suoi guai con Monica Lewinsky, pensiamo a quanti candidato all’estero cadono per relazioni extra coniugali, quanti politici si stroncano la carriera, in Italia ci fu addirittura Piccioni che doveva diventare Presidente della repubblica, poi il figlio fu ingiustamente accusato del delitto Montesi e si giocò la carriera nella DC, per fare dei grandi esempi, senza arrivare al pecoreccio degli ultimi anni, alle storielle del bunga bunga. Ma Berlusconi era l’unico non ricattabile, perché era talmente platealmente puttaniere che poteva venir fuori qualsiasi cosa… Berlusconi, questa la trovo ancora memorabile, andò al Tribunale di Milano e sotto la scritta: La legge è uguale per tutti, disse “i cittadini sono uguali di fronte alla legge, ma io, se permetto, Vostro Onore, sono più uguale degli altri”. La giudice lo guardava con una faccia…”
Sui presidenti alla festa del Fatto
“A proposito di Presidenti, io mi regolo così: invito i leader più importanti, che mi interessano, a maggio, quando inizio a pensare al programma della festa, perché a maggio le agende di settembre sono ancora vuote. L’anno scorso la invitai ma lei aveva credo il G7 o il G20, quest’anno mi aveva detto che era disponibile se non che poi sono saltati fuori Chernobyl, le paralimpiadi e non so che altro e ho detto io voglio comunque avere un rappresentante del governo penso che Crosetto, senza di lei, possa essere interessante per i nostri lettori e le nostre battaglie, poi ho invitato Conte, a maggio, e la Shlein, che è sempre venuta quando non era segretario, quest’anno sarebbe potuta venire, Conte ha accettato e ha tenuto fede, la Shlein ci ha tenuti lunghi fino a luglio, poi alla fine ci ha detto che aveva degli impegni, feste dell’Unità, ma per tre giorni consecutivi, forse un’oretta poteva trovarla per noi, evidentemente le nostre domande sulla posizione ambigua che ha il suo PD, per usare un eufemismo, proprio sulla guerra, sulle armi e quest’incredibile reimbarco di Renzi, evidentemente […] sapeva che non poteva risolvere le questioni con qualche super cazzola in politichese, non mi ha convinto la faccenda dei suoi impegni per tre giorni, comunque liberissima di non venire. Quindi ho invitato Bersani, perché io ci tengo ad avere una voce autorevole del PD.“
La questione Renzi
“Se vogliono costruire un’alternativa al centro destra devono riunire forze vecchie e nuove, esistenti e ancora in embrione, che abbiano qualcosa in comune. Al di là della simpatia che può ispirare Renzi, al di là di tutto quello che ha combinato in questi anni, i primi che non lo vogliono sono gli elettori del PD. Il problema è che cosa ci fai con Renzi, quali sarebbero i temi, dicono che non bisogna parlare di nomi, ma di temi, ma su quali temi sei d’accordo con Renzi? Sul salario minimo? Sul TAV? Sulle trivelle? Sugli inceneritori? Quindi, cos’è sto campo largo? Diventa un campo minato.”
La posizione di Grillo
“È parecchio tempo che non capisco più Grillo, da quando decise che Draghi era un grillino, lì è iniziato il suicidio del M5S, che dopo quel disastro fu dato in mano a Conte, che li ha resuscitati. La posizione di Grillo sta diventando un fatto psico politico, più che politico, perché Conte dopo l’insuccesso grave delle europee ha detto “rimettiamo in discussione tutto, richiamiamo gli iscritti, chiamiamo anche i non iscritti, dopodiché voterà l’assemblea e l’assemblea è sovrana. Grillo gli ha proposto di fare una riunione con alcuni veterani per decidere di cosa discutere e cosa non discutere. Il paradosso è che Conte, quando quindici anni fa sono nati i 5 stelle, non c’era, e lui è più vicino ai principi alla base del partito, che non del suo fondatore. Mi sembra che a oggi l’interprete migliore al momento sia Conte e non Grillo. Ma come puoi continuare a combattere con le mani legate dietro la schiena se ci sono alcuni che stanno lì a combattere da dieci, quindici anni? È evidente che è una regola ti danneggia, ma se te la sei data tu la devi elasticizzare”.
La destra
“Da quando lei (ndr. la Meloni) è Presidente del consiglio non l’ho mai vista, fino a quando l’ho incontrata per spiegarle la festa e per insistere perché venisse. L’ho conosciuta, ma non da giornalista, ero su un treno ed era seduta vicino a me, abbiamo fatto una chiacchierata e l’ho trovata molto simpatica. Io non condivido quasi niente, da quando è al Governo avrò condiviso due cose che ha detto, e naturalmente l’ho fatto presente, perché per me non esiste un’ostilità antropologica per tutti quelli che stanno tutti da una parte o dall’altra. Nessuno riesce mai a collocarmi perché io ho le mie idee, giudico gli altri sulla base di quello che fanno: io non ho pregiudizi, ho solo post giudizi. Se poi uno è un delinquente io non ci parlo, ecco perché per me Berlusconi era irriducibile. Non penso che la Meloni sia una delinquente come Io non è Sangiuliano, penso che abbia fatto delle cazzate inumane, ma non che sia un delinquente. Non condivido nulla di quello che fa o che dice Sangiuliano, ma se nomina qualcuno di valido, va bene, ottimo, non è che questi hanno sempre torto solo perché stanno a destra. La meloni è una che si sta rovinando perché ha portato al governo gente sbagliata, ma sono assolutamente libero nei miei giudizi. Anche per la Shlein ero contento quando è stata eletta, speravo che lei avrebbe rivoltato il PD come un calzino, poi ho visto che il PD ha rivoltato lei e non mi sta più bene”.