In queste ore tiene ancora banco il caso Serena Bortone. Lo scorso sabato la conduttrice, quasi a sorpresa, ha letto in diretta su Rai 3 in apertura del suo programma Che sarà il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile.
Nel merito, nel corso della trasmissione Gli Inascoltabili in onda su Radio Roma Sound, è intervenuto Renato Franco, giornalista del Corriere della Sera, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Non mi stupirei se a giugno Bortone salutasse la Rai”
“Non mi stupirei se a giugno Serena Bortone salutasse la Rai. Già in questa stagione ha subito una sorta di retrocessione: prima era nel pomeriggio di Rai 1 con un buon numero di ascolti ed è stata sostituita da Caterina Balivo. È stata poi messa in prima serata su Rai 3 ma il programma non sta andando benissimo. Quest’ultimo episodio mi sembra porti nella direzione di un addio. Fabio Fazio è andato al Nove e si è portato dietro tutti gli ascolti, lasciando un vuoto a Rai 3. L’ascolto significa ricavi pubblicitari: in tutti quei programmi che non vanno bene significa anche una perdita economica per l’azienda e per tutti noi che paghiamo il canone“.
Gli addii di Fazio e Amadeus
Su Amadeus: “È un’altra perdita clamorosa, era il conduttore di punta di intrattenimento quindi neanche così nevralgico dal punto di vista politico. Se lo sono lasciato scappare ed è sicuramente un altro brutto colpo perché per quanto tu possa sostituirlo è difficile che qualcuno riesca a fare gli stessi ascolti. Le scelte che sono state fatte portano nella direzione della censura. Anche l’ultimo episodio della Bortone ha dimostrato che i dirigenti a volte fanno scelte che si rivelano degli autogol: se il monologo di Scurati fosse andato in onda non se ne sarebbe accorto quasi nessuno perché non va benissimo, ha un ascolto normalissimo, mentre con la censura ne hanno parlato tutti”.
“Penso che per forza di cose la Rai, quando presenterà il palinsesto a giugno, dovrà per forza dire chi condurrà Sanremo e alla fine gira e rigira i nomi di chi può condurre il festival in Rai non sono tanti. L’ipotesi più accreditata sembra sia quella di affidarlo a Carlo Conti. Alessandro Cattelan su Rai 1 non andò benissimo, ha molto appeal tra i giovani ma devi pensare al tipo di platea che hai e Amadeus in questo era perfetto anche sulla scelta delle canzoni“.