Al Social Football Summit 2024, al fianco di Florent Ghisolfi, era ospite anche l’avvocato Lorenzo Vitali, General Counsel e legale del club giallorosso. Come esponente della società As Roma, l’avvocato ha affrontato tematiche importanti come i progetti futuri della società, la scelta di Claudio Ranieri e anche il progetto stadio.
Partendo proprio dal tema stadio, Vitali ha affermato: “Sono stato molto fortunato sin dal mio arrivo arrivo per esser stato coinvolto in questo progetto sin dal giorno uno. Abbiamo lavorato fianco a fianco col Comune di Roma, dal sindaco fino ai responsabili del progetto e gli assessori, li abbiamo sentiti come parte della famiglia e dobbiamo approfittare di questa opportunità e ringraziarli per questo.
Dobbiamo prendere in considerazione le aspettative che ci sono sul progetto, che è molto complicato.
Non c’é nessuno stadio nuovo in Italia che é al punto a cui siamo arrivati noi con lo stadio della Roma, è una situazione nuova ed é un progetto molto ambizioso, difficile da portare avanti in Italia. Ma noi siamo focalizzati per vincere questa sfida e sappiamo che svolteremo presto. Il progetto definitivo è ai punti finali, alla fine di un percorso burocratico molto complicato.
Lo stadio è il risultato di sessioni di architettura privata, é meraviglioso, ispirato allo stile romano, è veramente un progetto incredibile che non potrebbe integrarsi nel tessuto di nessun’altra città. Siamo orgogliosi del processo e del progetto e siamo pronti a fare la nostra parte. Questo può essere considerato come l’edificio privato più importante costruito in Italia dalla seconda guerra mondiale in avanti. Ci sarà un parco, la più grande curva sud del mondo, l’acustica sarà incredibile. Lasciate che vi dica che i romanisti hanno sentito la storia dello stadio troppe volte ma questo sogno, grazie a Friedkin sarà realtà“.
Su Ranieri
“Ranieri aumenterà la visibilità della Roma in termini di internazionalizzazione, noi siamo il club che porta il nome della città eterna e siamo anche il club che porta il nome dell’impero più longevo della storia, e dobbiamo necessariamente pensare in modo internazionale. Questo é quello che Ranieri ci sta trasmettendo dal primo giorno, vuole portare nella Roma tutta la sua conoscenza.
L’internazionalizzazione è un percorso, non può accadere in un secondo ma la Roma vuole davvero perseguirla. La famiglia Friedkin lavora a livello globale in diversi business in questa direzione e nella Roma abbiamo creato un link col mondo saudita, un link di carattere economico, ci stiamo focalizzando per collegare il nome della Roma a marchi locali con uno spirito internazionale, Tim, Fendi, il Campus Biomedico”.
Sulla salute e prevenzione dei giocatori
“Se vogliamo partecipare a più competizioni dobbiamo lavorare anche in questo senso, anche perché i diritti televisivi sono fondamentali per tutte le squadre. Quindi dobbiamo trovare un equilibrio tra l’obiettivo finanziario e il diritto costituzionale alla salute. Prima la salute, e questo lo dico in quanto legale, che é fondamentale per essere degli sportivi. Da un punto di vista aziendale stiamo attuando delle valutazioni interne del rischio e tutta una serie di azioni affinché il nostro club sia sempre più attrezzato per affrontare tutte le variabili”.
Rapporto con la tifoseria
“Tutto quello che facciamo é per i tifosi, per la forza che ci trasmettono e sono sicuro che sotto la guida di Ranieri saremo in grado di ritornare sul giusto cammino”.